Compiere una scelta. Sì, ma come?
“Devo prendere una decisione entro stasera”
“Ho scelto di farlo in questo modo”
“Penso sia più corretto così”
Vi siete mai domandati come si arrivi a prendere una decisione? Come mai quella in particolare?
Per poter comprendere come si arrivi ad una decisione, ad una determinata scelta è necessario partire da un concetto fondamentale: cos’è il ragionamento? Il ragionamento è un processo mentale, ed esso consiste in una concatenazione di pensieri per ricavare così nuove conoscenze partendo sia da quelle che già fanno parte del nostro sistema personale, per porre premesse alla ricerca di nuove conclusioni, per formulare giudizi e verificare ipotesi ed infine consente di prendere decisioni.
Esistono differenti forme di ragionamento? La risposta è sì!
Tutti noi siamo a conoscenza delle due tipologie più famose ed utilizzate: il ragionamento induttivo e deduttivo. Il primo prende piede dal particolare per giungere ad una conclusione generale: viene utilizzato nella vita quotidiana anche se questo non è sinonimo di maggior correttezza. Il secondo tipo di ragionamento, invece, ha inizio dal generale per giungere ad una conclusione particolare. Le conclusioni che si traggono dal ragionamento deduttivo sono di tipo logico e ritenute così più affidabili.
Poi cosa succede?
Si giunge così all’atto conclusivo di un ragionamento: il suo giudizio.
Anche qui esistono diverse modalità per esprimere un giudizio? Anche qui la risposta è sì!
Per formulare un giudizio le strade possono essere di due tipi: è possibile l’utilizzo dell’algoritmo ovvero un metodo preciso e rigoroso, che si avvale del rispetto di regole formali e logiche, richiedendo così un dispendio cognitivo molto alto. L’utilizzo dell’algoritmo non sempre è possibile poiché le situazioni di vita quotidiana sono tutt’altro che quantificabili e osservanti delle regole prestabilite. La seconda via è quella dell’euristica o detta anche “scorciatoia cognitiva”: questo lascia intuire che l’euristica è un processo che permette di giungere a una conclusione rapidamente, in modo efficiente ma non davvero affidabile. Essa ha un dispendio cognitivo molto basso. L’individuo nella vita quotidiana viene guidato ed influenzato in maggior modo dalle sue emozioni, dagli stereotipi e pregiudizi facenti parte del suo sistema personale e tende così a sottovalutare o sopravvalutare specifici dati, andando alla ricerca di conferme di quel che è già fa parte del suo sistema di credenze.
..E tu, come prendi le tue decisioni?
Dott.ssa Galimberti Monica per tra.ME